Cosa pensi della massoneria?

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mercoledì 24 dicembre 2008

Ancora sulla trasmissione di Telenordest

In merito al precedente post da un massone trevigiano ricevo quanto segue:
Sinceramente sono rimasto stupito quando, nel 2008, vengono espresse ancora certe idee che non possono definirsi solo conservatrici ma da "talponi di sacrestia".
Mi scuso per tale espressione che non vuole essere un'offesa per coloro che hanno fatto una scelta di vera Fede cattolica, la qual cosa rispetto al massimo come una delle strade che ogni uomo deve essere libero di percorrere. Quando invece si diventa fanatici o intransigenti alla Torquemada, come mi appare l'autore delle "Riflessioni a margine della trasmissione a Telenordest", penso si violino gli stessi insegnamenti di amore e tolleranza che si pretende poi di predicare ma con l'assurda presunzione di possedere la verità, quella unica e con la V maiuscola.

Personalmente contesto anche la posizione massonica del GOI (Grande Oriente d'Italia) il quale ha la medesima pretesa seppure in un altro contesto. Proprio per i principi della Libera Muratoria non esistono Massoni autentici e Massoni non autentici. La "benedizione", ovvero il riconoscimento, della Gran Loggia d'Inghilterra non ha nessun significato se non quello che pretendono di dare quelli del Grande Oriente che non ha saputo cogliere in "non definitivo" della Massoneria ed aggiornarsi sulla realtà dell'altro metà del cielo e degli uomini che per un puro caso di pigmentazione sono apparentemente differenti da noi.

lunedì 22 dicembre 2008

Riflessioni a margine della trasmissione

Da un amico ricevo e pubblico quanto segue:

Alquanto vivace la trasmissione sulla massoneria andata in onda dagli studi di Telenordest, presso Padova, giovedì 18 dicembre 2008: si sono confrontati, da sponda antimassonica, il venetista Loris Palmerini, Maurizio Ruggiero e Carlo Silvano, entrambi di area cattolica; mentre dalla parte dei figli della Vedova, come sono denominati i framassoni, i venerabili maestri Valvo, Ghezzi e Del Favero, rispettivamente delle logge di Treviso, Milano e Padova del Grande Oriente d’Italia. Conduttore Luigi Gandi.

Allo schieramento filo-massonico si può annettere, in qualche misura, e lo diciamo con grande dispiacere, anche don Paul Renner, della diocesi di Bolzano-Bressanone, attivamente impegnato da tempo nel dialogo catto-massonico, molto in voga dopo le venefiche “aperture” del concilio vaticano II, dialogo nel quale si sono distinti preti e religiosi come don Molinari, il gesuita padre Caprile e il paolino padre Esposito.

In studio si è avuto un battibecco fra don Renner, in collegamento telefonico da una festa in Alto Adige, e Ruggiero e Silvano. Quest’ultimo ha letto la "Dichiarazione" della Congregazione per la Dottrina della Fede, retta dall’allora cardinale Ratzinger, sull’inconciliabilità dell’appartenenza alla massomneria e al cattolicesimo al tempo stesso. Don Renner ha cercato invece di sminuire l’importanza di questo documento, che resta la pietra miliare, per l’oggi, dell’incompatibilità fra relativismo dottrinale ed etico dei massoni e verità del cattolicesimo.

Compiaciuto degli ascolti il conduttore, che ha mostrato agli spettatori l’ultima fatica di Carlo Silvano, dedicata per l’appunto alla massoneria trevigiana. Si tratta del libro-intervista "Quale primavera per i figli della Vedova. Treviso vista e vissuta dai massoni di una loggia del Grande Oriente d'Italia" (postfazione di Giovanni Formicola, Ogm editore, dicembre 2008).

Il pubblico non è apparso gran che persuaso delle spiegazioni dei muratori presenti in studio circa le ritualità svolte in Loggia; infatti, mentre i riti religiosi cattolici sono segni efficaci che producono la Grazia su chi li riceve, sono cioè dei canali attraverso cui passa e si comunica lo Spirito Santo a coloro cui vengono amministrati Sacramenti e Sacramentali, che senso hanno invece i rituali della Loggia, dato che i massoni stessi dicono di non essere una religione, bensì una semplice filosofia immanentista di miglioramento di sé e del prossimo?

Senza contare, da parte massonica (cosa ripetutasi anche dalle antenne di Telenordest) l’orgogliosa rivendicazione, che per chi scrive è una vera confessione di reità, del ruolo antimonarchico e anticattolico della muratoria nella sanguinaria Francia giacobina e robespierrista, nel cosiddetto e parimenti nefasto risorgimento italiano, nelle cospirazioni carbonare o di altre sette o organizzazioni terroristiche contro i tradizionali Stati cattolici ottocenteschi, nella guerra civile spagnola con il sostegno dato all’anticlericalismo del regime rosso, nell’approvazione (in Italia e non solo) di leggi sfascia-famiglia o soppressive della vita umana nascente o al tramonto, come quelle pro divorzio e pro aborto e, un domani, pro eutanasia.
Certo spetta a Dio giudicare i cuori degli uomini in foro interno, cioè nell’intimo della loro coscienza; ma dai fatti esterni che tutti possono osservare le persone di fede e di retta ragione possono già formarsi un convincimento quanto mai negativo sul ruolo della massoneria nella storia passata e presente del mondo.

martedì 16 dicembre 2008

A Treviso e provincia il volume "Quale primavera per i figli della vedova? Treviso vista e vissuta dai massoni di una loggia del Grande Oriente d'Italia", si può ordinare presso qualsiasi libreria purché, al libraio, venga specificato che il volume è distribuito da
TREDIECI Distribuzione
via Fratelli Rosselli 19/5
31050 Villorba (Treviso)
tel. 0422 440031
fax 0422 963835

Carlo SILVANO, "Quale primavera per i figli della Vedova. Treviso vista e vissuta dai massoni di una loggia del Grande Oriente d'Italia", postfazione di Giovanni Formicola, Ogm editore, dicembre 2008, pp. 104, euro 10, isbn 978 88 95500 04 1

lunedì 15 dicembre 2008

Trasmissione a Telenordest

Comunico che giovedì 18 dicembre, alle ore 21.00, sarò alla trasmissione "Le Quarantie" di TeleNordest, condotta dal giornalista Luigi Gandi. Si parlerà della massoneria. In studio ci sarà anche il notaio Paolo Valvo, massone della loggia trevigiana "Primavera" (affiliata al Grande Oriente d'Italia).

mercoledì 3 dicembre 2008

La loggia Keystone (GLRI) di Treviso

"Keystone - spiega un massone trevigiano della Gran Loggia Regolare d'Italia - è la pietra d'angolo o, più esattamente, la testa d'angolo; data la forma particolare i costruttori meno esperti non la utilizzerebbero, ma i più avanzati nell'arte sanno dove posizionarla così da renderla "chiave di volta". La pietra Keystone è fondamentale nella costruzione dell'edificio e della propria "cattedrale interiore". Quello della lavorazione della pietra - conclude il massone - è un simbolismo ricorrente nei nostri rituali di Liberi Muratori, non più operativi ma bensì speculativi".

Ecco una sintetica scheda della loggia Keystone di Treviso:

1. anno di fondazione: 1997
2. comune dove ha sede il tempio: Roncade
3. età media degli iscritti: intorno ai 45 anni
4. principale classe sociale presente in loggia: liberi professionisti
5. numero degli iscritti alla loggia: 18