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mercoledì 6 ottobre 2010

Massoneria, intervento di Massimo Introvigne

Nel post del 30 settembre scorso, ho parlato del libro di Maurice Caillet ("Ero massone") che ho ampiamente citato nel corso della relazione tenuta a Caerano. Lo studioso Massimo Introvigne - che ai primi di settembre ha avuto modo di leggere la mia relazione - mi ha scritto alcune osservazioni su M. Caillet: osservazioni che ho tenuto presente nel corso della mia relazione a Caerano e che ora "giro" ai lettori di questo blog.

[...] il libro di Caillet e in parte la conferenza possono lasciare l'impressione che la Chiesa condanni la massoneria perché (a) è segreta e (b) è anticlericale e anticattolica. Certamente nella storia questi due elementi hanno avuto un ruolo nelle condanne cattoliche. Ma se fosse tutto qui allora una massoneria che (a) non fosse "veramente" segreta e (b) non fosse anticlericale, anzi professasse simpatia per la Chiesa e magari ne sposasse alcune cause, per esempio in tema di aborto, dovrebbe sfuggire alle condanne. Dopo il Concilio il problema si pose in questi termini in Germania perché in alcuni lander le cose stavano precisamente così: c'era una massoneria "filo-cattolica" e ben poco segreta. I Vescovi tedeschi organizzarono allora i famosi colloqui con la massoneria tedesca. All'epoca vi partecipò anche il card. Ratzinger. Alla fine dei colloqui i Vescovi tedeschi ringraziarono i massoni per il clima cordiale, ma reiterarono il divieto assoluto per i cattolici di essere
massoni. Precisarono infatti che a prescindere dai risultati del metodo massonico - anticlericali o "clericali", abortisti o anti-abortisti – quello che mette in pericolo la fede è proprio il metodo, il quale consiste nel mettere sul tavolo le proprie opinioni su materie filosofiche e morali della più alta importanza, e raggiungere una posizione non cercando la verità, ma mediando e cercando un minimo denominatore con metodo democratico. Il che non è ammissibile in materie "non negoziabili" su cui la verità non si decide a maggioranza.
Il metodo massonico è come un software: il risultato dipende dai dati che immetti. Ma la Chiesa tedesca concluse che nel software c'è un virus e che anche se ne escono documenti bellissimi quel software non va comunque usato. La "Dichiarazione" del 1983e le sue "motivazioni" del 1985 sono figlie dirette dell'inchiesta dei Vescovi tedeschi. Pertanto insistono meno sul segreto e sull'anticlericalismo (che pure citano, non però come presenti in tutte le massonerie mondiali, ma solo in alcune) e mettono al centro il metodo massonico, che è la ragione per cui un cattolico non può aderire neppure a una massoneria non "veramente" segreta, onesta, anti-abortista e così via.
Non si deve confondere la critica di alcune forze politiche, specie di sinistra, alla massoneria con quella della Chiesa. Queste forze politiche accusano la massoneria di non essere democratica. La Chiesa la accusa di essere troppo democratica, cioè di usare il metodo democratico - che è ammissibile per prendere decisioni politiche - per trovare a maggioranza verità filosofiche e morali, le quali invece non traggono il loro status di verità dal consenso di una maggioranza.

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